Graffiti in Transizione: Immortalando l'Arte Urbana in Movimento

Mostra fotografica "Graffiti in Transizione", uno sguardo sulla connessione effimera tra l'arte urbana e il dinamismo delle strade. Questa esposizione unisce due elementi distintivi: i graffiti, veri gioielli urbani, e i passanti mossi, testimoni involontari del flusso incessante della vita.

Ogni scatto cattura l'essenza di luoghi diversi, con i graffiti come punto focale. Questi murales vibranti, dipinti con passione e creatività, diventano il cuore pulsante di ogni immagine, mentre i passanti sfocati aggiungono un tocco di movimento e vitalità.

Oltre a celebrare l'estetica unica dei graffiti urbani, l’intento è anche quello di preservare la documentazione di un'arte destinata a sparire. Con il susseguirsi del tempo, molti di questi murales verranno cancellati, sovrascritti o oscurati, perdendo la loro esistenza materiale. Le fotografie qui esposte fungono da cronaca visiva, immortalando opere d'arte che potrebbero scomparire, ma che rimarranno vive attraverso l'obiettivo.

"Graffiti in Transizione" si propone di sensibilizzare sul patrimonio effimero dell'arte urbana, invitando il pubblico a riflettere sulla bellezza fugace che circonda le nostre città. Attraverso queste immagini, vogliamo conservare non solo l'arte stessa, ma anche il contesto dinamico in cui essa si insinua nella vita quotidiana.

Un viaggio emozionante tra il tangibile e l'effimero, "Graffiti in Transizione" invita a esplorare il connubio tra l'arte urbana e la documentazione di un momento fugace, offrendo una prospettiva unica sulla bellezza in continua evoluzione delle nostre città.

Radici: Reggio Emilia in Bianco e Nero è un progetto fotografico che esplora le profonde radici che legano l'autore, Enrico Barbieri, alla sua città natale, nonostante il distacco geografico. Attraverso l'uso del bianco e nero, si intende catturare l'essenza intrinseca e senza tempo di Reggio Emilia, evidenziando la continuità e la forza dei legami che persistono nel tempo.
Le fotografie del progetto si concentrano su elementi iconici e simbolici della città, offrendo uno sguardo intimo e contemplativo sulla sua bellezza senza tempo. Lontano dalle vivaci tonalità del presente, il bianco e nero permette di esplorare le sfumature più profonde e intime della città, offrendo una prospettiva nostalgica e malinconica che richiama i ricordi e le emozioni legate alla terra d'origine.
Attraverso l'obiettivo del fotografo, Reggio Emilia si trasforma in un palcoscenico intimo e familiare, dove ogni scorcio, ogni dettaglio, parla di storie passate e di legami indelebili. Le strade acciottolate del centro storico, i portici che si snodano lungo le vie, le piazze animate da incontri e chiacchiere: ogni immagine racconta una parte della storia personale dell'autore, evidenziando il legame profondo che lo unisce alla sua città natale.
Radici: Reggio Emilia in Bianco e Nero è più di una semplice raccolta di fotografie: è un viaggio emotivo e sensoriale attraverso i luoghi dell'infanzia e della memoria, un'ode alla bellezza senza tempo della città natale e ai legami indelebili che persistono nonostante la distanza.

Chiusi i battenti della mostra non resta che fare un po’ di considerazioni e bilanci.

Grande partecipazione all’inaugurazione e buon accesso di pubblico durante le aperture della mostra. È stato dimostrato molto interesse per l’idea che ha generato il progetto e la conseguente esposizione e anche sulle foto esposte c'è stata una buona interazione con le persone e molti discorsi si sono aperti.

Ringrazio Carlo Gregori: giornalista e scrittore, che mi ha sapientemente presentato, da far suo, durante l’incontro d’inaugurazione, mi ha aiutato moltissimo nella promozione dell’evento scrivendo e parlando.

Debbo ringraziare Paolo De Maio che ha svolto un compito gravoso: la selezione delle 60 foto proposte per la votazione, l’ha fatto con grande professionalità e leggerezza allo stesso tempo, ha appezzato il mio lavoro fotografico e dato un’attenta lettura alle fotografie che ha scelto. La sua presenza all’inaugurazione della mostra mi ha fatto molto piacere.

Ringrazio il Consorzio Creativo di Modena che ha partecipato con entusiasmo al mio progetto, mi ha fornito supporto e assistenza.

Ringrazio Fabiola Cinque di MyWhere per la cortesia e il bell’articolo che ha scritto sulla mia mostra.

Ma un ringraziamento particolare e affettuoso va a tutti coloro che hanno partecipato alla selezione delle 10 immagini esposte durante la mostra, veramente grazie, siete stati numerosi e competenti nella scelta.

Un po' di numeri: ho spedito circa 600 inviti in varie forme: instagram, facebook, messenger, whatsup e mail, ho ricevuto 300 risposte che hanno dato vita alla graduatoria che ha formato la decina di foto esposte, ho dato un po’ di dignità anche alle 50 immagini non selezionate: una parete tutta per loro in formato ridotto rispetto alle 10 selezionate.

Diverse persone mi hanno chiesto di verificare se ci sono state sequenze di scelta ripetute da parte del pubblico ripetute.

In effetti se ne possono contare diverse, segnalo le più evidenti e numericamente consistenti che potete controllare con la griglia sottostante:


2, 7, 23, 28, 30, 34, 45,47 - 3 ricorrenze per 8 immagini

1, 2, 7, 9, 19, 20 – 5 ricorrenze per 6 immagini

7, 11, 17, 20, 50, 60 – 4 ricorrenze per 6 immagini

9, 11, 17, 20, 23, 42 – 3 ricorrenze per 6 immagini

11, 13, 15, 17, 29, 57 – 3 ricorrenze per 6 immagini

Molte altre con minor ricorrenze e meno immagini

Grazie a tutti